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Marte: c’è abbastanza ossigeno da permettere la vita

Un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena e dell’università di Harvard hanno proposto che gli ambienti subsuperficiali marziani abbiano molto più ossigeno(O2) rispetto a quanto si era ritenuto finora: questo permetterebbe la vita sia di microrganismi unicellulari che di organismi multicellulari come ad esempio le spugne.

L’ossigeno molecolare nell’atmosfera marziana è stato misurato dai rover, da Terra e da satelliti orbitanti, e tutti indicano che la percentuale di ossigeno si aggiri intorno allo 0,1%, confrontata con l’atmosfera terrestre costituita dal 21% circa di ossigeno. È noto, tuttavia, che la superficie marziana doveva possedere ambienti superficiali acquosi molto ossidati. Ambienti acquosi su Marte sono stati definitivamente scoperti soprattutto analizzando le brine superficiali che sono costituite da perclorati idrati di magnesio e calcio.

Per capire se l’ossigeno molecolare atmosferico su Marte possa essere dissolto nei liquidi subsuperficiali marziani, i ricercatori americani hanno calcolato proprio la solubilità dell’ossigeno in brine liquide. Quindi, hanno esaminato quanto di quell’ossigeno molecolare atmosferico possa essere dissolto negli ambienti molto prossimi alla superficie o appena al di sotto di essa, e quindi permettere la vita di organismi multicellulari come le spugne.

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