Le colonie lunari potrebbero essere costruite con la nostra… pipì
Da tempo di pensa a come colonizzare il nostro satellite, in termini di progetti, strutture e materiali. Il crescente interesse nell’esplorazione di corpi celesti, ha portato la volontà di costruire basi terrestri nei più vicini pianeti e satelliti del sistema solare.
Un candidato ideale per ospitare una colonia terrestre è proprio la Luna. Tuttavia, colonizzare la luna pone diversi problemi, come livelli elevati di radiazioni, temperature estreme e forti variazioni di temperatura, vuoto e meteoriti. Un altro problema non da poco è il costo per il trasporto di materiali dalla Terra. Secondo la National Aeronautics and Space Administration (NASA), trasportare una libbra (0,45 kg) di materiali in orbita costa circa 10.000 dollari.
La costruzione in loco con cemento e calcestruzzo richiede molto materiale dalla Terra
Sono stati proposti diversi materiali per fabbricare cemento o calcestruzzo in modo da costruire in loco le strutture, come l’innovativo sistema di stampe 3D con cemento. Tuttavia il processo richiede un’enorme quantità di materiale, energia e acqua, molto scarsa sulla Luna. Per produrre il materiale legante, quindi servirebbe un enorme sforzo di trasporto.
Utilizzare materiali ottenuti direttamente dalla luna potrebbe portare ad una considerevole riduzione di costi
Trovare una miscela chimica che può essere facilmente ottenuta sulla luna, e che può aumentare la lavorabilità utilizzando meno acqua, sarebbe estremamente utile per l’utilizzo di geopolimeri per la stampa 3D. I costi si abbatterebbero drasticamente, poiché non verrebbero più trasportati materiali dal nostro pianeta, ma solo quelli necessaria alla produzione della miscela chimica.
La nostra urina potrebbe essere utile per rendere più malleabile le miscele di polvere lunare
L’urea può rompere i legami idrogeno e quindi riduce le viscosità di molte miscele acquose. La cosa interessante è che si potrà miscelare l’urina con la polvere lunare, in modo da creare un composto che, una volta, indurito, potrebbe resistere a temperature estreme e forti urti. Poiché l’urea è il secondo componente più abbondante nelle urine (dopo l’acqua), è prontamente disponibile ovunque ci siano esseri umani. Gli scienziati hanno quindi esplorato la possibilità di utilizzare l’urea come una miscela chimica, e si ipotizza che i materiali a base di urea potrebbero sopportare pesi molto pesanti subito dopo la miscelazione, pur mantenendo una forma quasi stabile.
Recentemente si stanno conducendo esperimenti che testano l'”urea-cemento” a temperature più estreme e in una camera a vuoto che imita la mancanza di atmosfera sulla luna. Per ora, i prototipi strutturali hanno una dimensione molto ridotta; il prossimo passo sarebbe ridimensionare i muri a dimensioni più realistiche.
“Sembra un’idea così stupida”, dice Belinda Rich dell’Agenzia spaziale europea a Noordwijk, nei Paesi Bassi. “Ma eccoci qui: funziona.”
Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959652619340478?via%3Dihub